Sei in regola con l'HACCP?
Molte persone, sia clienti che amici, mi pongono spesso domande sulle date di scadenza degli alimenti: come vengono indicate, come si stabiliscono e se è sicuro consumare o vendere un prodotto oltre questa data. Con questo articolo, vorrei chiarire in modo semplice e veloce alcuni concetti chiave per evitare confusione.
1. Shelf-life di un alimento (o vita di scaffale): Questo termine indica il periodo durante il quale un prodotto alimentare mantiene inalterate le sue qualità, rendendolo adatto al consumo o alla vendita. I produttori devono valutare questo lasso di tempo con la massima precisione, che va dalla produzione fino al limite di consumo consigliato. Nei prossimi articoli, esploreremo i metodi utilizzati per determinare la shelf-life. È importante non confondere la shelf-life con la data di scadenza o il termine minimo di conservazione.
2. Data di scadenza: Questa si applica agli alimenti molto deperibili, che dopo breve tempo possono rappresentare un rischio per la salute. Superata questa data, il prodotto è considerato non sicuro (secondo l'articolo 14 del Reg. (CE) n. 178/02). La data di scadenza è di solito formulata come "Da consumare entro il...", seguita dal giorno e dal mese, e a volte anche dall'anno.
3. Termine minimo di conservazione (TMC): Questo termine indica il periodo entro il quale l'alimento mantiene le sue proprietà ottimali. Solitamente è espresso con la frase "Da consumarsi preferibilmente entro il..."
4. Quando non è necessario indicare la data di scadenza o il TMC: Alcuni prodotti sono esentati dalla necessità di indicare queste date. Per esempio, non serve indicarle per ortofrutticoli freschi non lavorati, vini e bevande alcoliche con gradazione alcolica superiore al 10%, prodotti da forno destinati al consumo entro 24 ore dalla produzione, aceto, sale, zucchero solido e dolci principalmente composti di zuccheri.
Ora che abbiamo chiarito questi concetti, perché non fare un piccolo esperimento? Vai a vedere nel tuo frigorifero se trovi un prodotto con una data di scadenza e uno con un TMC, e poi cerca nella dispensa un prodotto senza TMC. Questa semplice azione aiuta a memorizzare meglio le differenze. Capire se una data indicata su un prodotto corrisponda a un TMC o a una data di scadenza è fondamentale e ne parleremo più approfonditamente in un prossimo articolo
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